I cani amano la musica? Strano ma vero (VIDEO)

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La musica per l’uomo è un modo affascinante e misterioso per comunicare con la parte meno razionale e più sensibile dell’io. Attraverso la musica riusciamo a scoprire cose di noi stessi che appaiono nascoste al pensiero razionale. Ognuno ha i propri gusti, le proprie preferenze e in alcuni casi pare che ascoltare la musica possa aiutare a superare malattie e degenze ospedaliere. Ma siamo gli unici a provare queste sensazioni, o anche gli animali possono subire il fascino inspiegabile di una melodia travolgente? Gli studiosi si sono posti proprio questa domanda e la risposta non lascia spazio ad interpretazioni: anche i cani amano la musica

Qual è la musica preferita dai cani?

A provare a rispondere a questa domanda è stata la ricercatrice Deborah Wells, che ha registrato le reazioni di 50 cani, ospiti di un canile, a vari stili e melodie musicali. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Animal Welfare” ed hanno dimostrato che i cani apprezzano in maniera particolare la musica classica. L’ascolto di brani di musica classica riesce a produrre nei “cani ascoltatori” un effetto calmante e rilassante. La Wells ha provato a sottoporre ai soggetti anche brani Pop, Heavy Metal e di musica leggera, non riscontrando i benefici effetti rinvenuti con le morbide melodie della tradizione europea.

In un altro esperimento Alianna Boone, musicista professionista, nei suoi studi ha deliziato un gruppo di cani sottoposti ad interventi chirurgici o ricoverati per una degenza ospedaliera con il raffinato suono della sua arpa. Il test ha dimostrato come la frequenza del battito cardiaco rilevato negli animali si fosse ridotta, così come la frequenza respiratoria. Tutti i comportamenti osservati hanno dimostrato un generale aumento dello stato di relax.

Ai cani piace la musica? Cosa altro sappiamo:

Accanto a questi esperimenti, molti altri sono stati effettuati e tutti i risultati vanno nella stessa direzione. I cani sono sensibili alla musica e possono giovare delle melodie più gradite. Non tutti i generi e gli strumenti sono appropriati: gli strumenti a percussione, ad esempio, sono in grado di generare gli effetti opposti.

Non tutti i cani, come accade per le persone, hanno gli stessi gusti e le preferenze individuali esistono. Inoltre, i cuccioli e gli esemplari giovani sembrano essere più sensibili, mentre i cani anziani appaiono meno coinvolti nell’ascolto.

Utilizzare sempre lo stesso genere e la stessa canzone, anche se è quella che il cucciolo preferisce, a lungo andare perde di efficacia. Come per molti stimoli, anche per la musica entra in ballo l’assuefazione, che ne diluisce gli effetti.

In alcuni casi, l’utilizzo degli strumenti a fiato o di cori cantati dalle persone ha generato lo stimolo, nei cani, di ululare, come a voler partecipare alla jam session! In effetti, alcuni strumenti come il violino o un flauto, possono produrre suoni simili a quelli di un ululato, ai quali i cani possono istintivamente rispondere come farebbero in un branco naturale. Ululare in gruppo, infatti, è un modo con cui i cugini selvatici dei nostri cani cementano l’unità del gruppo e dimostrano la coesione del branco.

Questa è davvero una musica da cani!!

Un’ azienda britannica che produce cibo per cani ha anche pensato di produrre il primo brano musicale specificamente pensato per essere ascoltato dai nostri amici a quattro zampe. “Raise the wool“, il primo brano al mondo del suo genere, ha aperto le porte del genere “Waggae”: una musica ispirata al Raggae tutta da…scodinzolare.

La registrazione del brano è avvenuta nella capitale Inglese, addirittura negli studios di Abbey Road che ebbero l’onore di ospitare le registrazioni dei mitici “Fab Four” di Liverpool. Per elaborare la giusta melodia, le musiche sono state testate su ben 25 cagnolini, individuando così il giusto mix di sound, ritmo, testi e strumenti.

Utilizzare la musica per migliorare la vita dei cani

Grazie ai risultati di queste ricerche, molti canili in tutto il mondo hanno approntato dei programmi di “arricchimento ambientale” che puntano proprio sulla musicoterapia. Consentire ai cani ospitati, in attesa di essere finalmente accolti in qualche calorosa dimora, di ascoltare brani rilassanti, li aiuta a vivere più serenamente la permanenza in canile.

Anche noi possiamo, nelle nostre mura domestiche, tenere in mente quello che i ricercatori hanno scoperto, ed offrire, di tanto in tanto, uno spuntino per l’anima ai nostri amici a quattro zampe. Sempre di più, ormai, appare evidente come ciò un tempo si riteneva esclusivo dell’uomo è in realtà è patrimonio del mondo animale tutto. Quello che fa bene a noi, fa bene a loro, ed è giusto consentirgli di goderne come farebbero, ne siamo certi, loro con noi.

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