Come preparare il nido per la cova del pappagallo

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Tra i tanti animali domestici che possiamo avere in casa, i pappagalli, specialmente quelli piccoli, sono tra i migliori da avere. E non solo per le dimensioni: sono animaletti tranquilli, non sporcano, hanno bisogno di relativamente poche cure e se ci perdiamo un po’ di tempo sono anche simpatici, possono volare e divertirsi anche con i bambini.

Spesso, poi, quando abbiamo un pappagallino e ci piace, prima o poi arriva la voglia di prenderne due: un maschio e una femmina che possano dar vita a tanti piccoli pulli, che sono i pappagallini neonati, che è un evento tra i più belli in assoluto a cui possiamo assistere.

Ma la deposizione e la conseguente riproduzione, purtroppo, non è immediata. Ci sono infatti una serie di presupposti imprescindibili, uno dei quali è la presenza di un nido nella gabbia, ma non è il solo. Vediamo quindi come fare il possibile affinché due pappagallini possano essere messi nelle migliori condizioni per la riproduzione.

Cova dei pappagalli: informazioni preliminari

Prima ancora di pensare al nido per la cova, bisogna pensare ad alcune cose che vengono molto prima. Esempio classico: siamo sicuri di avere un maschio e una femmina?

Visto che, a differenza di un cane o un gatto, non si può guardare sotto la coda, bisogna affidarci a qualche intenditore come un veterinario per sapere che la coppia che abbiamo sia effettivamente quella maschio-femmina. Il dimorfismo sessuale (cioè le differenze tra maschio e femmina) cambia da specie a specie, ad esempio nelle diffuse cocorite il maschio ha la cera del naso (la parte sopra al becco) blu, la femmina ce l’ha marrone.

Ma attenzione: da piccoli anche i maschi ce l’hanno marrone, e questo potrebbe significare aver sbagliato ad acquistare.

Chiaramente, bisogna avere i pappagallini da almeno 9 mesi per poterli far riprodurre, perché altrimenti potrebbero essere troppo giovani per farlo.

E i pappagalli devono stare insieme da un po’ di tempo: sono tendenzialmente monogami, cioè non cambiano facilmente partner, e questo significa che se abbiamo da mesi un maschio e prendiamo una femmina da un negozio in cui magari era già “innamorata” di un altro maschio non accetterà il nuovo, che nemmeno conosce: devono avere tempo per abituarsi e conoscersi, e potrebbero volerci mesi. Generalmente, quando si accettano si puliscono l’un l’altro e si danno i bacetti con i becchi.

Nido per la cova: come prepararlo

Quando siamo sicuri di aver soddisfatto tutte queste condizioni, si può procedere finalmente con il pensare al nido per la cova.

nidoIl nido è in pratica una scatoletta di legno con un buco, in cui sia difficile vedere all’interno (perché potrebbe rappresentare un problema per la femmina, qualcuno che la guarda) e profondo sempre per aumentare questa sensazione di sicurezza. A meno che siamo amanti del bricolage, in negozio se ne trovano di già pronti, di varie dimensioni (in base alle dimensioni dei pappagalli).

Nel nido non va messo nulla, né truciolo, né segatura, niente, anche perché la femmina cercherebbe poi di togliere quelle cose perché lo vuole perfettamente pulito, e infatti non ci defeca dentro. Va lasciato vuoto, e soprattutto non va controllato, né prima della cova, né dopo.

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Anche la parte alimentare va curata molto, perché l’organismo si occupa della riproduzione solamente quando sta bene da ogni altro punto di vista, principalmente alimentare: ci sono mangimi energetici con proteine, grassi, vitamine e sali minerali fatti apposta per stimolare la liberazione degli ormoni; in corrispondenza del picco ormonale, a seconda della specie potrebbero esserci alcune manifestazioni (la femmina delle cocorite ad esempio ha la cera del naso di un marrone più intenso).

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In ogni caso, vediamo la femmina andare da dentro a fuori dal nido sempre più spesso, e sempre più dentro che fuori. Molto caratteristica è anche la cacca: la cacca della femmina, proprio perché la trattiene per non farla nel nido, è molto più grande rispetto al normale e ciò significa che vede il nido come posto per la cova e che presto inizierà ad utilizzarlo per deporre le uova.

Arrivati a questi comportamenti, con il maschio che sta da una parte a toelettarsi, a pulirsi, significa che avremo fatto in qualche modo centro: abbiamo posizionato bene il nido e i pappagalli hanno compreso la sua funzione. Adesso basta aspettare qualche giorno, o un paio di settimane, per iniziare a vedere le prime uova!

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