Shiba inu: 6 particolari che devi sapere

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Lo Shiba Inu è una delle 6 razze di cani Spitz selezionate nell’arcipelago giapponese. Tra tutte, la razza Shiba è quella dalle dimensioni più ridotte e per questo è facilmente adattabile alla vita in appartamento . Non si pensi, però, che si tratti di una razza pigra che possa rimanere confinata in quattro mura per tutta la giornata . Al contrario, il temperamento di questi cani è esuberante ed energico e hanno bisogno di esprimersi liberamente ogni volta che ce ne sia la possibilità.

Alti poco meno di 40 cm sono robusti, hanno pelo folto, orecchie a punta e coda arricciata all’insù. Il sottopelo morbido è spesso ricoperto da una strato di pelliccia ruvida dal colore rosso chiaro, che rende l’aspetto di questi cani molto simile a quello di un Akita in miniatura.

Le cose che devi assolutamente sapere prima di adottare uno Shiba

1. Lo Shiba Inu, il più piccolo cacciatore del Sol Levante

Lo Shiba è un cane inserito nel gruppo 5 (Spitz e cani primitivi) selezionato in Giappone come cane da caccia. Le piccole dimensioni e la grande agilità rendono questo cane perfetto per la caccia agli uccelli e alla selvaggina di piccola taglia, che riesce con facilita a individuare e stanare.

In campo, lo Shiba è davvero instancabile e dotato di una energia fuori dal comune. Anche se oramai i suoi compiti di caccia sono divenuti per lo più un ricordo del passato, l’indole del cacciatore non è andata perduta nel tempo. Per questo motivo si dovrebbe evitare di lasciare questi cani liberi di correre in zone dove è presente fauna selvatica. Alla vista di una prede, infatti, questi infallibili predatori rispolverano l’istinto predatorio che vive dentro i loro, mettono a repentaglio seriamente l’incolumità degli animali.

2. Shiba Inu: un cane che si crede un gatto

Lo Shiba è una cane dall’intelligenza pronta e scintillante, ma non è il più accondiscendente dei cani. Il suo temperamento è indipendente e questo rende a volte frustante il suo addestramento. Potrà sembrare, ad un occhio inesperto, che questo cane faccia fatica a comprendere quello che si prova ad insegnargli.

Niente è più lontano dalla verità: apprendono molto rapidamente, ma non sempre hanno voglia di obbedire. Richiamare uno Shiba o chiedergli di eseguire un orine è come lanciare i dadi sul tappeto verde: potrebbe correre appassionatamente tra le vostre braccia, o potrebbe acciambellarsi pigramente su una sedia senza tenere in minima considerazione la vostra richiesta.

L’indipendenza non è il solo carattere che conferisce a questa razza il titolo di cane più gatto che ci sia: la piccola stazza e l’incredibile agilità sono infatti doti che sembrano sposarsi meglio alla descrizione di un felino che a quella del più classico degli Spitz.

3. Un buon cane di famiglia

Il temperamento indipendente non limita la possibilità di questi cani di vivere sereni in famiglia. Con gli altri membri della casa, infatti, sarà generalmente tollerante e spesso giocherellone. E’ però importante che sia socializzato bene fin da ciucciolo e che abbia contatti con quanti più soggetti è possibile nei primi mesi di vita.

Anche se adeguatamente socializzato, lo Shiba non perderà mai del tutto la naturale diffidenza per gli estranei, un tratto caratteriale che questa razza porta scritta in lettere maiuscole nel proprio DNA.

Un addestramento all’obbedienza fatto in compagnia di un professionista non trasformerà questi cani in accondiscendenti Golden Retriver, ma impareranno a stare bene in famiglia e ad essere educati con gli altri cani. Nessuna socializzazione e nessun addestramento, però, potranno sopire del tutto la sua possessività. Giochi, ciotole e cibo sono sacri per questi cani, e non tollerano che altri possano giocarci o utilizzarli. Per questo, nel caso in cui sia previsto la visita di una altro cane nella vostra abitazione, fareste bene a mettere via i suoi oggetti preferiti, per evitare scontri di gelosia che avrebbero sicuramente luogo.

4. Il cane del sottobosco

Shiba è una parola giapponese che significa sottobosco. In molti hanno cercato di capire perché questa razza abbia ricevuto in dote questo nome, e il richiamo immediato è legato all’uso che ne veniva fatto alle sue origini.

Come cane da caccia di piccola taglia, il ruolo di questi cani era infatti quello di stanare uccelli e piccola selvaggina dalle loro tane, spesso nascoste dietro folta e bassa vegetazione spontanea. Il sottobosco quindi sarà stato probabilmente il regno assoluto di questi cani: infilandosi tra i cespugli erano in grado di individuare e portare allo scoperto le prede più schive, portandole alla mercé dei loro conduttori.

Secondo una interpretazione più romantica, la caccia non avrebbe nulla a che fare con l’appellativo che li contraddistingue. In perfetta sintonia con l’animo poetico della cultura giapponese, il nome non starebbe ad indicare le attitudini venatorie ma piuttosto il colore del mantello. Chiaro e rossiccio, proprio come appaiono le chiome dei cespugli quando la natura li dipinge delle tenui tinte dell’autunno.

5. L’urlo Shiba: la specialità della casa

Il carattere esuberante e vivace dello Shiba e la sua fervida personalità trovano la sintesi nel suo comportamento più caratteristico: l’urlo. Quando sono eccitati, questi cani emettono una sorta di ululato che non sentirai fare da nessuna altra razza. Se le prime volte potrà sembrarti un comportamento eccentrico, imparerai ad amarlo perché contraddistingue quei momenti in cui questi cani danno libero sfogo alla loro più intima essenza.

6. Consigli per la toeletta

Il pelo dello Shiba è molto abbondante, soprattutto per quanto riguarda il sottopelo. Ciononostante non troverai tanti peli in giro né dovrai dedicare una attenzione maniacale alla sua igiene. Proprio come i gatti, questi cani sono amanti dell’ordine e si dedicano con costanza alla pulizia del proprio manto. Nonostante questo, una volta a settimana è bene che tu gli dia una spazzolata, perché nonostante l’impegno non riuscirà a fare davvero tutto da solo.

Usa una spazzola morbida ma dai denti resistenti, perché il sottopelo folto offre notevole resistenza al suo passaggio. Una volta terminato, dai un’occhiata tra i denti della spazzola: ti renderai conto di quanto folta sia per davvero la sua splendida pelliccia.

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