Il cane fa pipì quando si emoziona. Scopriamo il perché

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I cani sono animali estremamente sociali e come tali hanno la capacità di provare una gamma di emozioni molto vasta. Un cane equilibrato è perfettamente in grado di gestire le sue emozioni, ma alcuni soggetti manifestano una emotività incontrollata. Quando questo accade, possono manifestarsi comportamenti spiacevoli. Il cane che fa pipì quando si emoziona rientra in questa casistica: in realtà le possibili spiegazioni a questo comportamento sono molte e le soluzioni da adottare dipendono dalle diverse circostanze.

Il cane non trattiene la pipì: patologie fisiche

Se il nostro cane non riesce a trattenere la pipì, la cosa migliore è sempre far visitare il cane da un buon veterinario. Il problema, infatti, potrebbe dipendere da un ampio ventaglio di patologie.

Il cane, ad esempio, potrebbe essere affetto da infiammazione o malformazione degli organi che compongono le vie urinarie. Oppure potrebbe soffrire di problemi al sistema nervoso. O ancora, potrebbe essere semplicemente affetto da una incontinenza fisiologica legata all’età.

Tra le possibili cause, annoveriamo anche le conseguenze di un intervento chirurgico, gli effetti indesiderati della sterilizzazione e l’obesità.

A volte l’incontinenza è legata alla sete: questa condizione è comune a numerose patologie, tra cui la sindrome di Cushing ed il diabete, ma non solo. Prima di tutto quindi, se il cane fa pipì quando si emoziona, premuriamoci di escludere, con l’aiuto di un veterinario, la possibilità di un grave problema di salute.

Il cane fa pipì quando si emoziona: minzione da sottomissione

Un caso molto frequente che coinvolge i cani che fanno la pipì quando sono emozionati è la cosiddetta minzione da sottomissione: è il retaggio di un comportamento dei cuccioli, che alcuni cani mantengono anche da adulti.

Questo comportamento si verifica quando il cane sente la necessità di dimostrare a chi gli è difronte di essergli profondamente sottomesso. La postura generale del corpo, in questo caso è altrettanto comunicativa: il cane si accovaccia, ha la coda tra le gambe oppure si gira sulla schiena, mostrando ventre e gola, e urina per terra e sul suo corpo.

Quello che il cane vi sta comunicando è: “sono umile e indifeso, sei il mio padrone e non ho nessuna intenzione di sfidarti“.

Se nei cuccioli questo atteggiamento è normale, in un cane adulto denota un disagio, una forte insicurezza che spinge il cane a voler essere sicuro di evitare possibili conflitti.

Incontinenza, socializzazione ed euforia

A volte la mancanza di controllo sullo stimolo di fare pipì deriva da un errato percorso sociale del cane da cucciolo. Dalle 3 alle 12 settimane, infatti, i cani devono imparare a socializzare. Per farlo, devono essere a contatto con i loro simili in un ambiente sereno. In questo contesto impareranno a stare con gli altri cani e le regole della società canina. Nello stesso periodo, devono anche imparare ad avere contatti con le persone, in modo da apprendere anche questo lato della socializzazione.

Un cane che resti isolato, specialmente in quel delicato periodo della vita, oppure lo viva in un contesto di maltrattamenti e difficoltà, potrebbe sviluppare fobie incontrollate. Uno stato di paura così intenso, si potrebbe manifestare nell’incapacità di gestire la minzione.

Altri cani, invece, mostrano semplicemente una gioia ed una euforia incontrollata che li porta a fare la pipì mentre, magari, fanno le feste al padrone appena rientrato. In questo caso il cane non mostra i comportamenti della sottomissione, non piega le orecchie indietro né mostra il ventre. Piuttosto scodinzola, guaisce eccitato e si lancia tra le braccia del malcapitato umano, che si ritroverà le scarpe e forse anche i pantaloni bagnati e puzzolenti!

Distinguere tra ansia , paura ed eccitazione è fondamentale per approcciarci nel modo migliore alla soluzione del problema.

Il cane fa la pipì quando si emoziona: cosa fare?

Una volta escluse le possibili cause organiche, è bene procede con la dovuta cautela. Se il problema è dovuto all‘eccitazione o alla sottomissione, dobbiamo fare in modo che il cane si senta il più possibile a suo agio. Il momento in cui tipicamente il problema si presenta è al rientro a casa del padrone. In questo caso bisogna evitare che l’emotività si appropri del momento e costruire un rito sereno e rilassante.

La cosa migliore è evitare di salutare il cane con grandi esternazioni, non guardarlo negli occhi ed evitare posture e atteggiamenti che possano sembrare minacciosi o dominanti.

Evitiamo di avvicinarci al cane, lasciamo che sia lui a venire da noi. Manteniamo uno sguardo laterale, senza incontrare direttamente i suoi occhi e abbassiamoci, in modo da apparire più piccoli e meno minacciosi.

Controlliamo anche il tono della voce, che deve essere calmo e rasserenante. Evitiamo le carezze sulla testa: meglio il fianco oppure il dorso.

Un buon lavoro può essere fatto con il condizionamento: le emozioni, come i comportamenti, possono essere modellati mediante il rinforzo positivo. Insegnare al cane la posizione del “seduto”, ad esempio, può essere un buon viatico. Al rientro, prima di salutare il cane, potremmo chiedergli immediatamente di sedere. Quando il cane starà seduto composto e tranquillo, lo premieremo con un boccone goloso. Questo semplice esercizio servirà a condizionare il cane a mantenere un comportamento controllato nel momento del rientro a casa, che rappresenta la fase più delicata per la gestione della minzione nei cani emotivi.

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