Cane tira al guinzaglio: educhiamolo a non farlo più

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Il cane che tira al guinzaglio è uno dei più frequenti problemi comportamentali non solo tra i cuccioli.

La passeggiata è uno dei momenti più piacevoli della giornata, tanto per il cane quanto per il suo tutore. Indossare la pettorina , uscire ed annusare l’aria fresca, esplorare gli odori sull’asfalto, le aiuole, i cancelli…per il cane è davvero un momento speciale.

E per noi amanti della natura e degli animali significa potersi abbandonare finalmente ad un momento di puro relax.

Purtroppo, però, questo idilliaco quadretto è spesso spazzato via dalla cattiva abitudine del cane di tirare al guinzaglio.

In questa guida vi spiegheremo in maniera semplice e chiara come fare a educare il cane a passeggiare senza strattonare, trasformando finalmente la passeggiata quotidiana nel momento magico che tanto desiderate

Perché i cani tirano al guinzaglio?

Per comprendere a fondo come fare a insegnare al cane a non tirare più al guinzaglio, è fondamentale capire cosa spinga i cani verso questo comportamento.

Il gesto di tirare al guinzaglio è frutto di un’insieme di fattori: cominciamo col dire che tutti i cani hanno un innato istinto “al traino”, per cui se sentono una tensione sul torace o sul collo, istintivamente tendono a spingere e trascinare con sé ciò che hanno dietro. La prima cosa da capire, quindi è che dobbiamo cercare di evitare di concedere al cane la possibilità di mettere il guinzaglio in trazione.

L’importanza dello stato mentale

Abbiamo capito che, se il cane si allontana e il guinzaglio entra in tensione, le probabilità che lui inizi a tirare al guinzaglio diventano altissime. E che la cosa migliore da fare è evitare che ciò accada. Ma cos’è che ci porta invece in questa condizione?

La ragione principale è lo stato mentale del cane, che arriva alla passeggiata agitato, sopraffatto dalla gioia e dall’emozione di godersi quello che per lui, in quel momento, è la cosa più bella del mondo.

I questa condizione, il cane non ha la minima capacità di gestire le emozioni e si lancia a capofitto nell’esplorazione degli odori, che lo rapiscono e gli fanno perdere ogni contatto e connessione con la volontà del suo tutore.

Prima di iniziare la passeggiata, quindi, bisognerà riportare il cane in una condizione di calma e di relax

Educare il cane a non tirare il guinzaglio: si esce solo quando si è calmi

Questa deve essere la prima regola ferrea per insegnare al cane a non tirare al guinzaglio. Il training, quindi, inizia a casa. Non appena prenderemo in mano il guinzaglio, infatti, il cane inizierà da subito ad agitarsi, anticipandoci alla porta, guaendo e saltandoci letteralmente in braccio per l’impazienza.

Non dobbiamo assolutamente lasciare che l’agitazione del cane prenda il sopravvento, ma anzi occorrerà lavorare per riportarlo alla giusta tranquillità.

Muniamoci di prelibati bocconcini e iniziamo a parlare al cane con tono calmo e deciso: chiediamogli di stare seduto (se è educato a farlo) e invitiamolo col la voce a mantenere la calma. Quando mostrerà di essersi tranquillizzato, premiamolo con uno o due succulenti bocconcini per cani.

A questo punto possiamo agganciare il guinzaglio. Di sicuro questo lo agiterà nuovamente: provvediamo allora a ripetere il passaggio precedente, riportando il cane alla calma.

Solo quando entrambi sarete perfettamente sereni, la passeggiata potrà finalmente avere inizio.

Esercizi da fare “fuori passeggiata”

Un esercizio da fare tutti i giorni, 10 minuti al giorno, è quello delle cosiddette “vasche

Si tratta di un esercizio incompatibile con una vera e propria passeggiata, quindi andrà riservato a sessioni specifiche e dedicate.

Questo utile training consiste nel camminare tenendo il guinzaglio saldamente nelle mani e cambiare direzione di 180° non appena il cane si allontana da noi precedendoci lungo il cammino. Ricordatevi: il guinzaglio non deve mai andare in tensione. Pertanto dovremo girarci su noi stessi e cambiare direzione prima che il cane riesca a stendere il guinzaglio per intero.

In parole povere, appena il cane vi supera iniziate a prepararvi e prima che il guinzaglio sia del tutto teso giratevi di spalle e iniziate a camminare nella direzione da cui stavamo provenendo.

Ripetete questo gesto in continuazione, tutte le volte che il cane ci sopravanza nel tragitto

La condotta in passeggiata

Durante la passeggiata vera e propria, invece, non potrete effettuare questi repentini cambi di direzione. Potete allora esercitarvi con un altro sistema: tenete con noi una buona scorta di bocconcini e premiate il cane dandogliene uno ogni tanto vicino al vostro ginocchio.

All’inizio richiamiate la sua attenzione con la voce, provando ad attirarlo al nostro fianco, e quando sarà lì elargite il premio congratulandovi con lui.

Dopo un po’, quando diviene evidente che lui stesso si aspetta di essere premiato, smettete di chiamarlo e di invitarlo a venire al vostro fianco, ma aspettate che lo faccia da solo, nella speranza di ricevere il premio. Solo quando sarà lui stesso a farlo di spontanea volontà (in gergo si dice “offre il comportamento“) gli concederete un premio. A lungo andare si abituerà a camminare accanto a voi, piuttosto che allontanarsi.

Pazienza, calma e coerenza: ecco i segreti per una buona educazione

Educare il cane, soprattutto se non è più un cucciolo, può essere frustrante perché non sempre i risultati arrivano immediatamente.

Per avere successo, la parola d’ordine e pazienza. E la seconda è coerenza! non abbandonate il programma di educazione che avete iniziato a seguire dopo la prima sessione: è improbabile osservare dei risultati in pochissimo tempo, ma se cambierete strategia in continuazione finirete col confondere il cane, che non imparerà mai cos’è ciò che realmente volete da lui.

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