L’alimentazione del gattino appena nato

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Nutrire il gattino appena nato: un gesto d’amore

Le gatte sono in genere delle ottime madri e riescono ad accudire intere cucciolate senza lasciare nessun gattino indietro. Può capitare però per qualche motivo un micino appena nato non riesca a ricevere le cure della mamma.

In questo caso, in assenza di un aiuto, le possibilità che il piccolo riesca a sopravvivere sono davvero inesistenti. Prenderci cura di un micino smarrito o abbandonato, soprattutto quando è nato da pochi giorni, è davvero un gesto di cuore, che il piccolo saprà ricompensare regalandoci momenti di tenerezza tra i più intesi che ci siano

Il gattino appena nato ha davvero bisogno di noi?

Prima di alimentare un gattino appena nato, dobbiamo innanzitutto accertarci che effettivamente abbia bisogno del nostro aiuto. Può capitare, infatti, che in realtà la mamma sia nei paraggi e abbia lasciato il piccolo nascosto in attesa del suo ritorno.

Prima di raccoglierlo e portarlo a casa, quindi, è bene attendere almeno una mezz’ora, trascorsa la quale potremo ragionevolmente immaginare che sia davvero solo. Conviene anche controllare dietro al padiglione auricolare: la presenza di un tatuaggio evidente è segno che il micio appartiene ad una colonia registrata e che quindi ha già un umano che se ne prende cura

Alimentare il gatto appena nato: stabilire l’età

Per stabilire quali siano le corrette esigenze del micio, bisogna cercare di stabilire innanzitutto quanti giorni di vita ha. Alimentare un gattino appena nato è infatti differente da farlo con un micio che ha già oltre un mese di vita.

Un veterinario potrà certamente darci delle precise indicazioni, ma anche senza l’aiuto di un esperto si può facilmente stimare la data della sua nascita. Se ha ancora il cordone attaccato, non è nato da più di tre giorni; fino a 7 – 10 giorni, gli occhi sono ancora chiusi; Le punte dei canini, invece, iniziano a diventare evidenti dopo i primi 15 giorni, così come i segni di eruzione degli incisivi.

Se il gattino manifesta tutti questi segni ed è piuttosto attivo, potete provare ad avvicinargli il cibo: se è in grado di alimentarsi da solo, allora ha almeno un mese di vita

Con cosa alimentare il gattino appena nato?

Una volta stabilita l’età del micino, possiamo iniziare a organizzarci per fornirgli il cibo di cui ha bisogno. Se non è ancora in età da svezzamento (35-40 giorni) occorrerà procuraci del latte in polvere specifico per gatti. Il latte di mucca infatti non è assolutamente adatto e provocherebbe pericolose carenze alimentari nel gattino appena nato.

Il latte di capra, secondo alcuni, potrebbe essere un’alternativa, magari arricchito di uova per essere più nutriente. Noi preferiamo consigliarvi di evitare queste forme di fai da te, e affidarvi a prodotti commerciali la cui formulazione è sicuramente la più adatta per sostituire il latte della sua mamma

Come somministrare il latte al gattino appena nato

Per dare il latte al gattino appena nato occorre armarci di una buona dose di pazienza, un biberon per micini e una siringa. Il latte in polvere, una volta preparato, va portato ad una temperatura tiepida (non calda) come si farebbe per darlo ad un bambino, e versato in un biberon sterilizzato.

Ricordiamoci, infatti, che i gattini così piccoli hanno un sistema immunitario immaturo e che, in natura, nel latte della madre troverebbero anche gli anticorpi per far fronte alle infezioni. Non disponendo di questa arma invincibile, il gattino svezzato da noi sarà più facilmente soggetto ad ammalarsi.

Alcuni gatti trovano difficile capire come far uscire il latte dalla tettarella del biberon: in quel caso possiamo facilitargli la vita utilizzando una siringa, da cui faremo uscire un poco di latte alla volta spingendo delicatamente lo stantuffo. E’ bene ricordarci di tenere il gattino a pancia in giù durante il pasto, per evitare che il latte possa fluire nei bronchi invece dello stomaco.

I gattini vanno alimentati con una quantità di latte pari a circa il 20-30% del proprio peso ogni giorno, razionandolo ad intervalli di 2 o tre ore nei primi periodi per poi aumentare gradualmente il tempo tra una poppata ed un altra. Sarà lui, ad ogni modo, ad avvertirci di aver fame, svegliandosi dal sonno in cui sprofonda per il resto del tempo e reclamando con insistenza la poppata.

Non solo pappa: le attenzioni necessarie per accudire un gattino appena nato

Se stiamo facendo tutto nel migliore dei modi, il gattino appena nato crescerà di circa 5-10 gr al giorno. Pesandolo con regolarità potremmo sapere se tutto sta procedendo come deve.

Dopo mangiato, prima di sprofondare di nuovo nel sonno i gattini in genere si lasciano andare a i propri bisogni fisiologici…anche in questo di solito la mamma viene in loro aiuto, stimolandoli leccando in prossimità del sederino.

Se il micino dovesse avere difficoltà, possiamo stimolarlo utilizzando un batuffolo di cotone bagnato di acqua tiepida, simulando il gesto amorevole della sua mamma. Così facendo stimoleremo in lui il riflesso della minzione necessario per liberarsi delle scorie accumulate

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