Gli artigli del gatto: a cosa servono?

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Come tutti i felini, anche i gatti possiedono artigli formidabili, affilati e resistenti. Gli artigli sono forse la caratteristica che maggiormente li identifica e sono indispensabili per la loro sopravvivenza. In questo spazio approfondiremo la natura e la funzione degli artigli dei gatti, descrivendo come sono fatti e a cosa servono.

Come sono fatti gli artigli del gatto?

Gli artigli del gatto sono delle strutture di cheratina, poste alla fine delle dita delle zampe; a differenza delle nostre unghie, però, non sono semplicemente la continuazione del dito ma sono delle strutture con una propria indipendenza strutturale. Sono infatti collegate direttamente all’osso e possiedono muscoli propri, attraverso cui i gatti le controllano facendogli fare vari movimenti.
Gli artigli del gatto hanno una forma uncinata, e come in molti felini, natura
retrattile: il gatto li sfodera solamente al bisogno, in relazione a specifiche esigenze. Quando non servono invece sono riparati in specifiche tasche nelle zampe, al sicuro, e questo dà quella caratteristica silenziosità al passo dell’animale. Il gatto presenta cinque artigli sulle zampe anteriori, quattro su quelle posteriori.

A che servono le unghie del gatto

Gli artigli del gatto hanno tante funzioni. La prima è quella della caccia: infatti durante la caccia, sono utilizzati per afferrare e trattenere le prede, che vengono finite con un morso alla gola.
La seconda funzione degli artigli è quella della
difesa: il gatto mostra gli artigli in segno di minaccia quando si sente in pericolo e li utilizza nella lotta quando è tenuto a combattere contro un predatore o durante le lotte tra maschi per l’accoppiamento. 

Il gatto usa gli artigli anche per arrampicarsi sugli alberi o per mantenere una maggiore aderenza al suolo durante la corsa.

Infine, gli artigli del gatto sono molto utili per grattarsi e lo aiutano a eliminare i parassiti della pelle durante la quotidiana toeletta.

Perché il gatto affila gli artigli

Una delle abitudini più tipiche dei gatti è quella di affilare gli artigli su divani, tende, cuscini etc… L’esigenza di questo comportamento nasce dalla natura retrattile degli artigli stessi. Poiché queste appendici sono così importanti per la caccia, la natura ha dotato il gatto della capacità di proteggerle per fare sì che siano sempre appuntite e affilate come lame di un rasoio. Ma poiché tendono a crescere all’infinito e non si consumano durante il cammino del gatto, questi deve periodicamente lavorarle per evitare che possano crescere fino al punto di danneggiare i polpastrelli.

Perché i gatti sfoderano gli artigli quando fanno il pane?

Fare il pane” è quel gesto che i gatti compiono quando esercitano una pressione alternativamente con le due zampe anteriori su una superficie morbida, come un cuscino, una coperta o la nostra pancia. E’ un gesto che li rilassa e richiama un comportamento infantile del micio. Sembra strano, quindi, che il gatto sfoderi gli artigli mentre lo compie, in un gesto apparentemente aggressivo in contrasto con la natura rilassante del momento. In realtà il controllo degli artigli non è del tutto volontario; determinati gesti o la contrazione di alcuni muscoli portano inevitabilmente a sfoderare gli artigli. Così mentre il gatto preme con energia sul cuscino, irrigidendo i muscoli della zampa, inavvertitamente sfodera gli artigli. Non è un gesto di aggressione né di difesa, ma solo una reazione istintiva e incontrollata.

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