Allergie alimentari gatto

0
2271

Le allergie alimentari nei gatti

La diagnosi di allergie alimentari è in aumento nei gatti domestici così come lo è per l’uomo.

Le cause sono da ricercare in parte in fattori ambientali e in parte a fattori genetici. In questo caso, l’elevato grado di consanguineità negli esemplari di razza determina un fattore di rischio per tutti i possibili disturbi genetici, compresa la possibilità di sviluppare allergie alimentari.

Talvolta è la presenza di patologie gastroenteriche a rappresentare un fattore che predispone il gatto all’ insorgenza di allergie alimentari.

Nelle righe che seguono approfondiremo la natura, le cause e i rimedi per le allergie alimentari nel gatto, dando a chi ne ha bisogno un utile strumento per affrontare questo, talvolta ostico, problema.

Allergia o intolleranza?

Innanzitutto è bene effettuare una prima, importante distinzione tra due concetti spesso confusi: l’allergia e l’intolleranza. Entrambi questi disturbi rientrino nella categoria delle RAC (Reazioni Avverse al Cibo) ed i sintomi e rimedi siano spesso sovrapponibili. Ciononostante l’allergia alimentare nel gatto e l’intolleranza alimentare non sono la stessa cosa.

L’allergia infatti coinvolge una ben precisa risposta dell’organismo alla presenza di un elemento che questi riconosce come estraneo e cataloga come potenzialmente pericoloso. Di conseguenza, come farebbe in presenza di un virus o un batterio, l’organismo aziona dei meccanismi di difesa generando una risposta infiammatoria. L’ infiammazione può essere lieve e circoscritta o evolvere in un fenomeno più esteso ed aggressivo. La quantità di allergene (ossia la sostanza che ha determinato la risposta immunitaria) con cui si è venuti a contatto può non essere necessariamente collegata all’ intensità della risposta: soggetti molto sensibili infatti possono generare risposte molto forti anche in presenza di piccole dosi di allergene.

L’intolleranza invece è data dall’ incapacità dell’organismo di metabolizzare correttamente un alimento. L’assimilazione di un alimento comporta una serie di  reazioni chimiche che normalmente avvengono nel processo digestivo. Queste reazioni fanno si che l’alimento venga trasformato in energia e in molecole utili all’ organismo stesso. Il risultato dell’intolleranza pertanto può essere una carenza nutrizionale oppure una risposta di tipo farmacologico o tossicologico. Questa si verifica se, ad esempio, la catena di reazioni chimiche si interrompe in un punto causando l’accumulo di un prodotto intermedio che possa risultare tossico.

Sintomi delle allergie alimentari nel gatto

I sintomi più comunemente ascritti all’insorgenza di allergie alimentari nei gatti sono di tipo dermatologico e gastrointestinale. La comparsa dei sintomi può essere improvvisa e manifestarsi in gatti adulti anche in risposta ad alimenti che hanno sempre consumato senza effetti. I sintomi di tipo dermatologico sono:

  • Prurito: il prurito in questi casi non è associato a fattori stagionali ed è localizzato in genere prevalentemente su orecchie, dorso, zampe, schiena, muso e intorno agli occhi. Talvolta il prurito forte porta il gatto a grattarsi fino a ferirsi e causare infezioni batteriche secondarie
  • Blefarite: infiammazione del tessuto cutaneo delle palpebre
  • Seborrea: produzione in quantità eccessive di sebo, una sostanza oleosa normalmente prodotta dalle ghiandole sebacee
  • Papule: piccole lesioni della pelle dai contorni netti di varie forme differenti
  • Eritema, cioè arrossamento della pelle
  • Perdita di pelo con alopecia localizzata
  • Dermatite miliare: le papule sono presenti in grandi quantità e presentano eritema localizzato, formando anche croste scure

I sintomi di tipo gastrointestinale sono invece identificabili con

  • Vomito
  • Diarrea
  • Raramente emorragie rettali o orali

In caso di sospetta allergia alimentare nel gatto la diagnosi non può sfortunatamente essere effettuata attraverso esami clinici: gli esami del sangue e i test di citotossicità danno spesso risposte false e pertanto non sono attendibili. L’unica possibilità è effettuare una terapia alimentare definita “dieta ad eliminazione”: si elimina dalla dieta l’alimento che presumibilmente ha scatenato la reazione allergica e si osserva la risposta

La dieta ad eliminazione:

Le principali causa delle allergie alimentari nel gatto sono le proteine; le proteine maggiormente fonte di allergie nei gatti sono quelle di pollo, manzo e pesce.

Per capire quale sia effettivamente la causa della sintomatologia va somministrato quindi un alimento che abbia una unica fonte proteica, possibilmente che non sia mai stata somministrata prima all’ animale e si tengono sotto osservazione i sintomi.

E’ fondamentale che la somministrazione della dieta monoproteica duri almeno due o tre mesi. In questo periodo il gatto non deve avere la possibilità di ingerire nient’altro che l’alimento che gli stiamo somministrando.

Se al termine del periodo il gatto non mostra più i sintomi significa che una proteina presente nella sua precedente dieta era la causa scatenante della reazione. Si può allora provare a introdurre gradualmente i vari alimenti, uno per volta, a distanza di non meno di 2 settimane tra il precedente e il successivo e osservare quale alimento causi il ritorno dei sintomi per poi escluderlo definitivamente dalla dieta.

Questa pratica può risultare talvolta complicata con i gatti, i quali possono essere molto selettivi col cibo e non mangiare ciò che non gradiscono. Periodi di digiuno molto lunghi, possono portare a lipidasi epatica. Poiché alcune volte la causa dell’allergia non è una proteina specifica ma qualche additivo presente nei prodotti commerciali, la dieta preparata in casa può essere la soluzione migliore.

Tra i prodotti commerciali esistono infine delle formulazioni che contengono proteine cosiddette idrolizzate, cioè scomposte in particelle così fini che non possono determinare una risposta di tipo immunologico e pertanto non possono essere responsabili di reazioni allergiche.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here