Comportamento dei gatti: perché odiano le porte chiuse?

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Chiunque viva assieme ad un gatto, avrà notato che questi animali hanno delle particolari manie e dei modi di fare quasi ossessivi. Alcune abitudini, in particolare, si riscontrano praticamente in tutti i gatti, facendo riflettere i loro padroni sul significato di questi comportamenti. Pensiamo solamente alla comprovata ostilità dei gatti nei confronti delle porte chiuse. Perché i gatti reagiscono così di fronte ad una porta chiusa? Graffiano il legno, cercano di farla aprire a tutti i costi e poi… non è certo detto che vogliano entrare.
Vogliono semplicemente la porta aperta, anche di poco. Sono in grado anche di provocare distrazioni nel padrone, come far cadere oggetti, al solo scopo di ottenere che la porta venga aperta.

Un simpatico esempio di questo strano comportamento proviene da un famoso fumetto, ‘Simon’s Cat’, la storia della convivenza fra Simon Tofield, un disegnatore inglese, e il suo gatto, un vero e proprio tiranno in miniatura che trova sempre il modo di ottenere quello che vuole. Nel fumetto Let Me In, il gatto di Simon le proverà tutte, ma davvero tutte per farsi aprire la porta del giardino: si tratta di un modo simpatico di descrivere questa mania – davvero esistente – negli amici felini di avere sempre sotto controllo l’apertura delle porte della casa.

Perché questo comportamento?

Perché i gatti hanno un innato e disperato bisogno di fare sì che le porte di casa rimangano aperte?
Sembra che il reale intento del gatto non sia quello di passare da una stanza all’altra, ma semplicemente di mantenere aperta la porta, anche solo un pezzetto.
Il motivo del comportamento dei gatti è semplicissimo da comprendere. I nostri amici a quattro zampe non grattano le porte chiuse solo perché vogliono passare, ma perché non vogliono che sia tolta loro ogni possibilità di scelta. Proprio così: nella mentalità felina, la porta chiusa impedisce loro di scegliere se entrare o meno in una certa stanza, ‘blocca’ la loro libertà spaziale.
Il gatto vuole poter decidere in totale autonomia come muoversi nella casa e fuori, quando seguire il suo padrone all’esterno, quando rimanere a dormire in salotto o andare a cacciare in giardino. Chiudere la porta, nella sua testa, significa semplicemente impedirgli di muoversi come meglio desidera, di controllare cosa avviene in casa e cosa fa il suo padrone (non dimentichiamo che i gatti sono molto curiosi), di osservare il padrone. Il gatto odia le porte chiuse perché non gli consentono di vedere cosa avviene nelle altre stanze, di nascondersi al bisogno, di spostarsi se ne ha voglia.
Tenere le porte aperte al gatto gli consente di muoversi a suo agio e con libertà nella casa. Per questo i felini non tollerano le porte sbarrate.
Certo, talora non si può cedere alle proteste del gatto, e le porte devono restare chiuse. Il consiglio però è quello di assumere elasticità a riguardo, perché il gatto per stare bene deve anche potersi muovere in maniera indipendente dagli esseri umani. Si può anche pensare di installare una porticina almeno per l’esterno, per consentire l’uscita in giardino ed il rientro a piacimento.

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