Palla di pelo nel gatto? Come riconoscerla ed aiutare il vostro amico

0
3171

Le palle di pelo sono un fenomeno molto comune nei gatti e in genere poco preoccupante. A parte qualche piccolo fastidio per il nostro amico in genere si risolvono da sole e senza grandi problemi. Ma qualche volta, se ci sono delle complicazioni, può essere necessario l’intervento di un veterinario per risolvere la situazione. Ma come si fa a capire se il nostro gatto soffre di frequente formazione di palle di pelo o se non riesce ad espellerne una e ha bisogno di un aiuto? E cosa possiamo fare per aiutarlo a liberarsi e a prevenirne il ritorno? Queste sono le domande a cui daremo finalmente una risposta in questo importante spazio dedicato proprio a lei: la palla di pelo!

Il mio gatto ha spesso problemi con le palle di pelo?

Per capire se il nostro gatto vive costantemente con il problema di dover espellere le palle di pelo basta tenerlo d’occhio. Normalmente, infatti, i gatti che tendono a formare questi fastidiosi grumi di pelo li espellono naturalmente attraverso la bocca. I tentativi di tirarle fuori sono acusticamente evidenti, poiché il gatto emette sonori rigurgiti e conati finché non riesce finalmente ad espellerla. Una volta cacciata in genere la palla di pelo ha una forma cilindrica ed i peli, indigesti, sono abbastanza evidenti. Insieme al pelo il gatto potrebbe espellere succhi gastrici e parti di cibo non digerite. Se il gatto vomita spesso in salotto non mortifichiamolo, non può farci niente. E’ nella sua natura.

Come capire se il gatto non riesce a espellere la palla di pelo

In genere il pelo ingurgitato viene regolarmente espulso attraverso le feci o il vomito. Ma può capitare che la palla sia particolarmente densa, compatta e il gatto non riesca a espellerla. Questa condizione può essere preoccupante e va monitorata perché in casi gravi può essere necessario l’intervento di un veterinario. Il gatto che ha una palla di pelo che non riesce a espellere in genere vomita senza liberarsi, si esprime in frequenti conati , presenta tosse insistente e ripetuta. Nei casi più preoccupanti non va di corpo e smette di mangiare per non aumentare il fastidio dovuto all’accumulo di feci che non riesce ad evacuare. Nel caso in cui il gatto presenti questi sintomi per più giorni è il caso di rivolgersi rapidamente ad un professionista.

Come aiutare il gatto che soffre di palle di pelo

Poiché le palle di pelo si formano per accumulo di peli che non vengono espulsi, nel caso in cui il nostro gatto abbia la tendenza a soffrirne la prima cosa da fare è dedicarci con scrupolo a spazzolarlo tutti i giorni. Spazzole fini, guanti di crine o qualunque cosa possa funzionare, è importante intervenire in modo da liberare il corpo del gatto dal pelo morto prima che lui possa ingerirlo.

Per aiutarlo a espellere il pelo ingerito invece la cosa migliore è integrare la sua alimentazione con prodotti ricchi di fibre. Le fibre, infatti, promuovono il transito intestinale e facilitano l’espulsione dei peli accumulati. I gatti che soffrono di questo problema spesso cercano da soli in giro per casa il rimedio: basta quindi mettergli a disposizione una pianta di valeriana o di erba gatta, che loro potranno andare a strappare ed ingerire per assumere le fibre alimentari utili allo scopo. In commercio esistono anche delle paste specifiche ad alta appetibilità, da aggiungere al cibo per arricchirlo di fibre. Oltre alle fibre, queste paste hanno altre componenti utili all’espulsione del pelo prima che si formi la palla.

Addestrare il gatto alla spazzola

Se il tuo gatto è adulto e non è mai stato spazzolato potrebbe dimostrarsi restio a lasciarselo fare. Alcuni gatti particolarmente cocciuti potrebbero renderla una operazione impossibile da fare. Allora come fare? L’addestramento con il rinforzo positivo può essere molto utile in questo come in molti altri casi.

Per addestrare il gatto a lasciarsi spazzolare iniziamo col farlo familiare con la spazzola e fare si che lui inizi a considerarla qualcosa di positivo. All’ora della pappa prendiamo la spazzola e con quella tra le mani andiamo a prendere il cibo. Durante la giornata ogni tanto, facendo attenzione che il gatto ci veda, prendiamo la spazzola e poi, con quella in mano in maniera evidente, diamo al gatto qualche gustoso snack.

Dopo un po’ il gatto inizierà ad esaltarsi non appena prendiamo in mano la spazzola, miagolando e mostrandosi impaziente di ricevere il premio. A quel punto passiamo al secondo step: con la spazzola in mano avviciniamoci al gatto tenendo lo snack a portata di mano, ma non diamoglielo. Mostriamo invece al gatto la spazzola e aspettiamo che lui si muova. Appena si avvicina alla spazzola diciamo forte e chiaro “Bravo” e premiamo il gatto. Continuiamo così a piccoli step fino a lasciare che il gatto cerchi la spazzola e si strofini su di essa per ricevere il premio. A questo punto iniziamo a spazzolarlo, all’inizio molto brevemente, e premiamo il gatto con tantissimi snack. Da questo punto in poi non serve altro che aumentare sempre più la lunghezza delle spazzolate. Alla fine il gatto amerà essere spazzolato e non dovremo più dargli in premio gli snack perché se lo lascerà fare per il solo gusto di lasciarsi coccolare da noi.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here