La muta del gatto: tutto quello che c’è da sapere

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In questo spazio dedicato alla muta del gatto cercheremo di approfondire un tema di grande importanza nella cura delle nostre adorabili tigri da salotto.

Nel gatto, come nella maggior parte dei mammiferi, la pelliccia rappresenta un componente importantissimo dell’apparato tegumentario, che è il più esteso tra tutti gli appartati del corpo. Le funzioni assolte dal pelo sono molteplici: il pelo assicura il mantenimento della corretta temperatura corporea e la creazione di una prima barriera protettiva contro gli agenti esterni.

Inoltre è un elemento fondamentale nella comunicazione: “rizzare il pelo” è un chiaro segnale che il gatto lancia quando è irritato, nervoso o impaurito;  questo segnale rappresenta uno dei classici “segnali di pre-aggressione” che chiunque conviva con un animale dovrebbe imparare a riconoscere.

Un pelo folto, lucido e brillante è, d’altro canto, il primo evidente segnale che contraddistingue un gatto sano e ben accudito.

Vista la grande importanza che il pelo riveste nel benessere dei gatti, imparare a conoscerne le fasi di crescita e a riconoscere eventuali anomalie è un passaggio indispensabile per poter assicurare ai nostri gatti il benessere che meritano.

Perché il gatto perde il pelo

I mammiferi sono animali a sangue caldo, sono cioè in grado di mantenere costante la temperatura corporea nonostante le variazioni di temperatura ambientale.

In questo indispensabile processo il pelo riveste un ruolo fondamentale; il periodico rinnovamento dello strato di pelliccia che avvolge il corpo è un evento fisiologico indispensabile: esso permette infatti di adattarsi alle diverse condizioni climatiche che variano al variare delle stagioni.

Con l’arrivo del grande freddo invernale i gatti infatti perdono il leggero pelo estivo e lo sostituiscono con un pelo più lungo e folto.

La pelliccia invernale è in grado di trattenere in maniera più efficace il calore prodotto naturalmente dal corpo. In primavera, al contrario, per non incorrere in fenomeni di surriscaldamento corporeo, il micio sostituisce il manto di pelliccia invernale con un altro più sottile e fresco.

E’ perciò normale, in questi periodi, vedere in giro per casa abbondanti ciuffi di pelo sparso e osservare il gatto intento in lunghe sessioni di “grooming”: il grooming è un’ attività nella quale il gatto si spazzola con la lingua per aiutare il pelo morto a staccarsi dalla pelle.

In realtà, vivendo in case riscaldate d’inverno e rinfrescate d’estate, la maggior parte dei gatti non concentra più la muta in due momenti precisi dell’anno, ma rinnova costantemente il pelo in ogni stagione; ciononostante il processo di cambio del pelo può risultare più abbondante e evidente in corrispondenza dei cambi di stagione.

Toeletta e integratori vitaminici : aiutiamo il gatto a fare la muta

Nonostante i nostri gatti siano molto indipendenti e siano in grado di spazzolarsi efficacemente con la lingua, durante tale attività possono ingerire grandi quantità di pelo che possono portare fastidi all’apparato digerente.

Per contribuire alla muta del gatto riducendo il rischio di fastidiose palle di pelo nello stomaco è bene spazzolare costantemente i gatti. L’ideale è utilizzare una spazzola a denti fitti o un apposito guanto da toeletta, almeno due volte a settimana per i gatti a pelo corto.  I gatti dal pelo lungo e folto andrebbero spazzolati invece almeno una volta al giorno

Due volte l’anno poi sarebbe ideale fare un bagno ai nostri gatti, utilizzando uno shampoo apposito. Dopo il bagno bisogna assolutamente e asciugare bene il micio con un asciugamano per evitare possibili infezioni delle vie aeree che possono essere molto pericolose.

Il bagno aiuta a eliminare i residui di pelo morto, i parassiti, la pelle secca e gli accumuli di sebo e contribuisce al benessere del gatto.

Dopo 48 ore dal bagno è bene applicare un prodotto antipulci per mantenere pelle e pelo protetti da fastidiosi e pericolosi parassiti.

La muta è anche una fase impegnativa per il gatto dal punto di vista del dispendio energetico: possiamo pertanto aiutare il nostro micio integrando la sua alimentazione con alimenti o integratori ricchi di vitamine, soprattutto acido linoleico, acido palmitato e vitamine del gruppo A e del gruppo B, oltre che acidi grassi essenziali del tipo omega 3 e omega 6.

Perdita del pelo non fisiologica

Purtroppo a volte la perdita del pelo non avviene in risposta a fisiologiche esigenze ma a condizioni di salute non ottimali. In questi casi occorre prestare la massima attenzione e intervenire tempestivamente. attenzione.

Una perdita del pelo a chiazze, con parti del corpo che restano del tutto prive di pelo (alopecia localizzata), abbondante produzione di sebo o perdita di pelo anomala in periodi lontani dal cambio di stagione accompagnata da pustole, escoriazioni, arrossamenti o papule sono segnali da non sottovalutare.

Una infezione delle pelle, una infestazione da parassiti, allergie e intolleranze alimentari sono alcune possibili cause di questi segnali, il cui insorgere non deve mai essere lasciato passare inosservato.

Altre possibili condizioni patologiche associate alla perdita di pelo sono infezioni batteriche, funghi, lieviti o anche l’insorgenza di malattie autoimmune.

E’ sempre bene, in questi casi, far controllare il gatto dal veterinario e, seguendo i suoi consigli, iniziare immediatamente un trattamento per risolvere la situazione senza che vi sian conseguenze per i nostri gatti.

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