Cosa fare per eliminare le pulci del gatto

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Tra i tanti parassiti che possono infastidire i nostri compagni pelosi, le pulci sono certamente in cima alla lista degli ospiti indesiderati.

Piccoli, difficili da individuare e potenzialmente pericolosi, questi fastidiosi animali vanno eliminati al più presto dal pelo dei gatti e dalle nostre abitazioni.

In questa guida illustreremo cosa fare per eliminare le pulci dal gatto e ritrovare rapidamente la serenità perduta.

La pulce: un intruso fastidioso

Le pulci sono insetti scuri grandi appena più di un moscerino, molto difficili da individuare perché piccole ed in costante movimento sul manto del gatto.

La possibilità di incappare in una infestazione da pulci è sempre presente anche in animali che vivono costantemente in casa e non hanno contatto con gatti randagi.

La ragione è da ricercare nel ciclo vitale della pulce, la quale può entrare in casa attaccata ad un cappotto o sulla suola di una scarpa e una volta in casa dare rapidamente il via ad una infestazione.

Il ciclo vitae delle pulci

Già dopo sole 48 dal primo pasto, una volta trovato un ospite da parassitare, questi insetti depositano fino a 50 uova al giorno da cui fuoriescono larve che passano la prima, breve, parte della loro vita a terra, nutrendosi di detrito organico e rimanendo nascoste nei più impensabili anfratti delle nostre abitazioni.

Dopo una fase di transizione detta pupa, entrano in uno stato di quiescenza che può perdurare anche un anno, prima di riprendere la vita attiva una volta trovato un animale su cui stabilirsi e che tendenzialmente proveranno a non lasciare più

Pericoli e complicazioni di un’infestazione di pulci

Sapere cosa fare per eliminare le pulci del gatto significa innanzitutto evitare la possibile insorgenza di pericolose complicazioni. Se infatti una reazione locale, con forte prurito, arrossamento e talvolta perdita del pelo è una reazione scontata alla infestazione da pulci, altre complicazioni possono sovrapporsi a questa, come ad esempio:

1) Dermatite allergica

2) Anemia

3) Sviluppo di parassitosi da vermi intestinali

Allergie

L’allergia è una reazione del nostro sistema immunitario ad una sostanza che, riconosciuta come estranea, viene valutata come pericolosa dai componenti più aggressivi del sistema il quale reagisce causando l’insorgenza di infiammazioni più o meno estese. Nei casi più gravi, soggetti particolarmente predisposti possono andare incontro a shock anafilattico con conseguenza molto gravi. Per fortuna, nel caso di punture di pulce, questa eventualità è estremamente rara.

Anemia

L’anemia può essere sviluppata in caso di cuccioli soggetti ad infestazione molto estesa e può avere conseguenze molto gravi fino a portare allo shock ipovolemico.

Parassiti intestinali

Infine lo sviluppo di altre parassitosi è legato alla possibile presenza, nelle pulci del gatto, di larve di tenia, un verme che si insedia nell’ intestino e si nutre di ciò che viene ingerito dal gatto stesso, causando possibili fenomeni di carenze nutrizionali anche in gatti ben alimentati. Poiché le tenie possono infestare alche l’uomo, è bene fare attenzione, soprattutto con i bambini, a evitare l’ingestione di qualunque cosa possa essere entrata in contatto con i gatti.

Come riconoscere un’infestazione da pulci nel gatto

Le pulci sono molto difficili da osservare direttamente, ma è possibile scorgerne le tracce. Un intenso prurito nel gatto è sicuramente il primo campanello d’allarme, a cui occorre far seguire una attenta osservazione. Le feci delle pulci possono essere più facilmente osservate sul pelo, soprattutto in quei gatti che hanno un pelo chiaro, e si presentano come piccoli puntini neri localizzati soprattutto sulla schiena, alla base della coda e intorno al mento. Anche la presenza di grumi di sangue secco attaccati al pelo può essere un indizio della presenza delle pulci.

Cosa fare per eliminare le pulci dal gatto

Una volta che siamo certi che il gatto ha effettivamente contratto un’infestazione da pulci dobbiamo agire al più presto per debellarla dal corpo dell’animale e dall’ ambiente in cui vive.

Shampoo e lozioni

L’utilizzo del cortisone è fortemente sconsigliato, mentre il rimedio più efficace è senza dubbio un buon bagno con shampoo antiparassitario, da far seguire con l’applicazione di prodotti locali ad azione antiparassitaria dopo circa 48 ore dal bagno.

Applicare il prodotto prima di questo tempo non ha alcuna efficacia. Pettini e altri rimedi simili, da usare all’ aperto, possono aiutare ma non sono mai risolutivi e l’utilizzo di prodotti specifici è sempre necessario

Attenzione ai vermi intestinali

Per la possibile presenza di tenie, che arrivano a infestare l’intestino in seguito all’ingestione delle pulci durante la consueta pulizia del pelo, è opportuno far seguire anche una terapia con farmaci specifici detti vermifughi.

Eliminare i parassiti dall’ambiente

Il solo trattamento dell’animale, però, non è sufficiente. Anche gli ambienti in cui il gatto vive vanno adeguatamente trattati, utilizzando specifici prodotti antiparassitari.

Ideali sono gli spray per letti, divani, tende, coperte e tutti quei luoghi in cui il gatto sosta e riposa e che possono ospitare le larve.

Specifici erogatori a gas possono essere utili in caso di infestazioni particolarmente profonde e difficili da risolvere con i metodi tradizionali.

Vale la pena ricordare, anche in questo caso, l’importanza di una corretta prevenzione. Seguire un protocollo antiparassitario preventivo durante tutto l’anno può infatti aiutare a evitare il problema sul nascere e rendere la vita più serena a noi e i nostri piccoli amici baffuti.

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